lunedì 25 marzo 2013

Il Museo Delle Ombre Segrete di Elly Griffiths - Recensione

Il museo delle ombre segrete ha scalato le classifiche inglesi, proiettando Elly Griffiths nell'olimpo delle grandi maestre del thriller. 

Una nuova indagine per Ruth Galloway, l'antropologa forense che ha affascinato i lettori di tutto il mondo con la sua competenza e la sua goffa semplicità. Una donna come tante, che deve confrontarsi con verità nascoste e segreti che affondano le radici in un passato che non potrà mai essere sepolto. 

Inghilterra, Norfolk. Nel piccolo museo locale tutto è pronto: un'antica bara risalente al XIV secolo sta per essere aperta. Niente si muove, tranne le pagine di un antico manoscritto sfogliate dal vento. I maggiori accademici dell'università attendono di entrare. Tra di loro anche Ruth Galloway, antropologa forense, specialista nella datazione delle ossa antiche. Ma poco prima che la cerimonia abbia inizio, viene fatta una macabra scoperta: accanto al feretro giace il cadavere di Neil Topham, direttore del museo. Ruth si ritrova suo malgrado coinvolta nell'indagine, di cui si occupa l'ispettore Harry Nelson, proprio l'ultima persona con cui Ruth vorrebbe avere a che fare. Ma questo non è l'unico problema della donna, perché adesso come non mai la sua bambina, ancora piccola, avrebbe bisogno di lei. Gli unici indizi in mano alla polizia sono alcune lettere minatorie e una vecchia leggenda. E quando dopo pochi giorni la morte colpisce di nuovo il museo, e il detective Nelson rischia la vita, la superstizione prende sempre più piede. Ma Ruth sa che quelle morti non sono legate a un'antica maledizione come credono tutti. Sono le ossa ad avere tutte le risposte. E solo Ruth è in grado di decifrare il loro antico messaggio. Prima che sia troppo tardi e che tutto quello che le è più caro sia messo in pericolo.

Elly Griffiths vive nei dintorni di Brighton, in Inghilterra, con il marito e i due figli. Il personaggio e le storie di Ruth Galloway – protagonista anche di Il sentiero dei bambini dimenticati (Garzanti, 2009) e La casa dei corpi sepolti (Garzanti, 2010) – sono stati ispirati dal marito dell'autrice, che ha lasciato un lavoro d'ufficio per diventare archeologo, e da una zia che le ha raccontato, sin da quando era bambina, misteri e leggende delle paludi del Norfolk.

a cura di B.S.

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