lunedì 29 luglio 2013

Di Ghiaccio E Di Sangue di Varg Gyllander - Recensione

In una gelida notte d’inverno, per le strade di Stjerneby, in Svezia, sfila un inquietante corteo: migliaia di fiaccole accendono il cielo grigio sopra la città e nel silenzio avanza un gruppo di neonazisti. Nascosto tra gli alberi, un uomo vestito di nero ne attende il passaggio. Gli estremisti si raccolgono sotto una grande svastica e il loro leader, Styrbjörn Midvinter, prende la parola. Un attimo dopo, però, nello sgomento generale, stramazza a terra, morto sul colpo. A indagare sul caso vengono chiamati gli esperti della Scientifica Ulf Holtz e Pia Levin. Dalle prime analisi emerge una realtà sconcertante: il politico ha una freccia conficcata in gola, scagliata probabilmente da una balestra. Ma chi può usare un’arma simile nel XXI secolo? Si è trattato di un omicidio politico o di un regolamento di conti all’interno del gruppo? Quali terribili segreti nasconde il “Nido dell’Aquila”, il ritrovo dei neonazisti dove il leader formava le sue reclute? Dopo il successo de Il cadavere, Varg Gyllander torna nel cuore nero della Svezia e lo fa in modo magistrale.

a cura di P.S.

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