Ammu decide di separarsi da un marito alcolizzato e che non ama, sposato solamente per scappare da un padre violento ed arrogante. Così, quando il padre muore, prende i suoi due gemelli dizigoti, Estha e Rahel, visceralmente uniti, e torna alla casa di famiglia, dove si scontra con una società indiana di fine anni sessanta che non riconosce alcun diritto né posizione ad una donna divorziata.
Ritrova invece una possibilità di felicità quando si
innamora di un “Intoccabile”, un Paravan,
un uomo che lavora da sempre per la sua famiglia e che per appartenenza
ad una casta inferiore a quella di lei non potrebbe toccarla, desiderarla,
amarla. Invece le leggi dell’amore vincono sulle convenzioni e Velutha non solo
ricambia l’amore di Ammu, donandole una nuova ragione di vita, facendola
sentire ancora bella e desiderabile ma amando anche Estha e Rahel come fossero
figli suoi. Consumeranno il loro amore clandestinamente, di notte, cercando un
modo per sfuggire alla realtà che li vuole divisi e che non prevede né tollera
un legame tra loro. Ma quando qualcuno scopre il loro segreto, tutto andrà nel
peggiore dei modi, dando vita ad una tragedia che porterà tutti con sé. Attorno
a questa meravigliosa storia d’amore, si
consumano violenze, una morte improvvisa, abusi di potere, dolore, separazioni
e ricongiungimenti, il tutto raccontato quando ormai i gemelli sono adulti e
guardano con occhi non più bambini al susseguirsi degli avvenimenti.
Scritto in modo non convenzionale, in alcuni punti sembra
difficile andare avanti, ma se si prosegue si arriva alla fine di un romanzo
che difficilmente si scorderà. Emozionante, intenso e intriso di sentimenti
contrastanti, a volte le descrizioni sono talmente minuziose da sembrare di
essere lì. Non adatto a chi cerca una lettura poco impegnativa, Roy Arundhati
ci mette di fronte a tutto ciò che di meraviglioso e di orribile esiste nel suo
Paese.
A cura di Valentina Perelli
0 commenti:
Posta un commento