martedì 2 luglio 2013

Le Affinità Elettive di W.Goethe - Recensione

Le affinità elettive” di Wolfgang Goethe venne pubblicato nel 1809. Il titolo del romanzo prende il suo significato dal termine scientifico che descrive un fenomeno secondo cui due elementi chimici, una volta uniti tra loro, si dividono solo quando vengono attratti da altri elementi con i quali hanno una maggiore affinità.

Edoardo e Carlotta due aristocratici, rimasti vedovi, decidono di sposarsi e vivere il loro amore felice. Si ritirano nella loro tenuta di campagna contenti del tempo che condividono. Vengono successivamente raggiunti dal Capitano, un amico di gioventù di Edoardo, e Ottilia, una giovane ragazza.

I quattro protagonisti del romanzo “Le affinità elettive”  sono improvvisamente attratti da una forza che avvicina Edoardo a Ottilia e Carlotta al Capitano. Le due nuove coppie che si vengono a formare, vivranno il loro amore anche se in maniera diversa. La prima coppia si lascerà travolgere dalla loro passione, mentre la seconda deciderà di rinunciare. Fino a giungere a una tragica conclusione.
Lo scrittore Wolfgang Goethe nel romanzo “Le affinità elettive” riesce a mostrare la passione e il conflitto, la felicità e le contraddizioni dei sentimenti. Dalla sua pubblicazione, il libro è stato interpretato da critici e lettori nelle maniera più diverse e contrastanti, scuotendo non poco i lettori dell’Ottocento che non erano abituati ai racconti di incontri erotici, considerati al tempo immorali.

Inoltre Goethe nella sua opera critica la società del tempo e mostra le problematiche legate ai rapporti coniugali in bilico tra ragione e sentimento, precedendo l’intento di alcuni scrittori, come Flaubert, di affrontare il tema del matrimonio con la stessa acutezza.


a cura di A.T.

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