« Dada non significa nulla. È solo un suono prodotto della bocca. » |
(Manifesto Dada del 1918, di Tristan Tzara) |
Mente Sugge Sostanza propone una piccola raccolta di poesie DADA di uno dei più importanti esponenti del movimento: Hugo Ball.
“Io indossavo uno speciale costume disegnato da me e da Janco. Le mie gambe erano in una specie di colonna di cartone blu licido che mi saliva aderente fino ai fianchi, tanto che fino lì sembravo un obelisco. Sopra a questo portavo un enorme collo a mantellina, di cartone dipinto internamente di scarlatto e esternamente verniciato in oro: intorno al collo questo era allacciato in modo che io, alzando e abbassando i gomiti, facevo l’effetto di batter le ali. Per finire, portavo un cappello da sciamano a forma di cilindro, alto e dipinto a strisce bianche e blu.”
Contenuti:
• Manifesto DADA (1916)
• Caravan
• Gadji beri bimba
• Nuvole
• Danza della Morte
• Il Sole
• Gatti e Pavoni
• Il mio demonio
• Cavalli Marini e Pesci Volanti
• Canto di Morte
• Cimio
• Bazzecola
• Il Villaggio Dada
• Leggenda
• Epitaffio
Krippenspiel, poesia onomatopeica:
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