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giovedì 6 marzo 2014

Divagazioni sul Pergolese di Nunziante Rusciano - Ebook

MenteSuggeSostanza è Felice di poter proporre ancora un testo di Nunziante Rusciano.

La musica del Pergolese è sublime, geniale, briosa, schietta, elegante, rara, ma soprattutto inimitabile nella sua fusione strumentale. Come ha scritto H.Lavoix nella sua Histoire de la Musique: “Noi lo troviamo ai due poli della musica, a teatro, con la Serva Padrona, la piena attuazione di eleganza e amabilesensibilità: per la Chiesa, con la composizione dello Stabat, composizione che non è altro che un grido, emozione, dolore profondo. In tutta la sua musica è riconoscibile la sua finezza, a tutto la nota giusta, tenero e delicato che caratterizza il suo talento, scrive versi gentili della Serva Padrona, che noi sussurriamo a qualche siciliana o una canzone sentita nelle splendide notti del golfo di Napoli, è sempre lo stesso musicista ispirato e poeta commovente.”



Nunziante Rusciano(Napoli 1957) vive e lavora tra Napoli e Milano. Impegnato nel campo della moda e della comunicazione, è autore “indipendente”, si dedica con passione alla ricerca etnica e bibliografica della storia locale e del costume fino ad oggi inedito. Ha curato pubblicazioni non venali, ha dato alle stampe “freelance” con diverse case editrici il divertissement di G. Doria, Il conto di Giovanni lo scemo; ha tradottto dal Corricolo di A. Dumas, Il principe di***; ha curato una piccola raccolta di poesie e racconti dialettali inediti, ‘O culore de’ na viola ‘nfosa, un interessante libro su I capelli nella poesia unito ad un originale dizionarietto sulle superstizioni legate ai capelli. Ha pubblicato, Memorie, 6000 mila anni di storia dell’acconciatura (2a edizione, 2009, 3a edizione di prossima pubblicazione in e-book qui ), ha tradotto e curato da “Lo Speronare” di A. Dumas i racconti “Capri” e “Giovanni da Procida” (2009), (la 2a edizione disponibile in e-book qui). Nel 2010 ha pubblicato ‘Nferta 2009, un approfondito studio antropologico sulle origini della cucina, le tradizioni e le ricette dei “padulani” dell’antico casale napoletano di Casoria, (la 2° edizione in e-book qui). Nel 2011, cura e pubblica La moda ditirambo di donna Vittoria Baldoria, nativa di Casoria (1833), da un manoscritto inedito reperibile qui).


 

Formato Disponibile PDF - 5,00€
(Insieme all'ebook si riceverà il modulo per diventare associato, qualora non lo si fosse già)



La copia cartacea è acquistabile qui:
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giovedì 29 agosto 2013

Moon Walk di Michael Jackson - Recensione

Per l’anniversario del suo compleanno, avrebbe compiuto 55 anni il 29 Agosto, ho deciso di recensire uno dei libri del mio artista preferito, Michael Jackson, l’unico, inimitabile, Re del Pop.
Nonostante ce ne siano molti di libri in giro, questo è l’unico autobiografico e scritto da lui.
In questo libro, decide di sollevare il velo di mistero che lo avvolgeva e con sincerità e coraggio si è aperto al pubblico che tanto lo ha amato quanto “criticato” ripercorrendo tutti i momenti difficili della sua vita.
Dal suo debutto con i Jackson 5, prima nei locali notturni di Chicago e poi come superstar della Motown fino al successo come solista.
Descrive con sincerità ciò che ispira le sue canzoni, i movimenti elettrizzanti del suo modo di ballare e l'impulso irrefrenabile alla creatività che l'hanno reso una delle più grandi star della musica e una leggenda del nostro tempo.
Egli racconta della sua vita privata, dei suoi amici intimi, delle sue giornate spensierate, dei suoi giochi preferiti, i viaggi con i fratelli, le vacanze, i suoi tuor, la sua voglia di essere libero, il suo doloroso isolamento dovuto alla celebrità, i suoi primi amori, delle operazioni chirurgiche e di tutte le cattiverie e le menzogne maligne cui è stato costretto a sopportare per via della stampa e dei paparazzi.
Inoltre, è ricco di foto di famiglia e di un disegno realizzato dallo stesso Michael.

Questo libro, vi apre un mondo sconosciuto verso questo artista e vi accorgerete che tutte le cattiverie dette sul suo conto sono solo frutto di persone malvagie pronte a tutto per i soldi!
Finirete per amarlo e rispettarlo come me, che lo seguo da oltre vent’anni e scoprirete quanto di buono c’era nel suo cuore e quanto male ha dovuto subire.
Mi sento quindi, di consigliarlo a tutti gli scettici e creduloni che fino a poco fa credeva a quello che raccontavano i giornali e di ricredersi!
E per chi non lo sapesse questo non è un libro postumo, infatti, è stato scritto nel 1988 insieme a Robert Hilburn e Stephen Davis ma nessuno lo ha considerato.
Ora che purtroppo non c’è più, regaliamo un sorriso a questo artista che col suo amore per la musica ma soprattutto per il mondo ci ha regalato i successi più grandi di questo pianeta;

Grazie Michael e Buon Compleanno! (29 Agosto 1958- 25 Giugno 2009).
    
                                                                                     Recensione realizzata da Lizzy

martedì 25 giugno 2013

Un Incontro di Milan Kundera - Recensione

In questo saggio costituito da articoli l'autore ci guida attraverso i suoi gusti letterari, musicali, cinematografici, con lo sfondo dell'esperienza terribile vissuta dell'allontanamento dal suo paese a causa della primavera di Praga. Cosa significa essere un esule che parla del suo paese da straniero, cosa significa diffondere la cultura del proprio popolo al di fuori dei confini. Ci racconta la vita culturale praghese come fervida, libera com'era dal rigore dogmatico e formale della cultura europea la paragona in particolare alla primavera pariginia) forgiata dal dolore e dalla sapienza dei suoi connazionali. Ed inoltre potremmo definire questo libro come un viaggio nella storia del romanzo, poiché secondo Kundera il romanzo nel '900 è giunto a piena maturità, liberandosi dal classicismo imperante, per mezzo di una rivoluzione anti-classica, operata da personalità del calibro di Kafka, Hrabal, Broch, Joyce. Questa rivoluzione della prosa è però accompagnata dallo scetticismo generale, il romanzo è considerato dalla intelligentia come la forma più bassa di letteratura, mentre la poesia ne è il contrappunto sublime, tutti questi nuovi romanzi sono per Kundera degli arciromanzi, ovvero dei romanzi che incarnano la quintessenza della prosa e ne sono quindi l'evoluzione. Bellissimo il saggio iniziale in cui Kundera analizza l'opera di Francis Bacon, grande pittore inglese degli anni '70, molto spazio trova l'arte in questo libro, in Bacon come mezzo per esprimere la decadenza e l'incertezza dei valori, in Ernest Breleur (pittore della Martinica), come veicolo dell'influenza politica. Ciò che lascia questo libro ai suoi lettori è un immenso mondo di ricordi del '900, di incontri con personalità che ne hanno fatto la storia, cultura cultura cultura, chi è assetato di conoscenza, troverà in questo saggio molti spunti per arricchire la propria biblioteca e non solo.


A cura di I.R.